FREQUENTLY ASKED QUESTIONS
RACCOLTE DURANTE LE ATTIVITA’ COLLABORATIVE FRA PARTNER

INNOVATIVI MODELLI DI SVILUPPO, SPERIMENTAZIONE ED APPLICAZIONE DI PROTOCOLLI
DI SOSTENIBILITA’ DELLA VITIVINICOLTURA VENETA
Bando per il sostegno a progetti di Ricerca e Sviluppo sviluppati dai Distretti Industriali e dalle Reti Innovative Regionali. DGR n. 1139 del 19 luglio 2017, Progetto: VIT.VIVE
ID Domanda: 10063685, CUP: B57H18000720009

FAQ

Un secondo elemento forte consiste nella trasferibilitá dei risultati ad altri settori liminari (questo
vale, per esempio, per gli approcci innovativi agli strumenti di gestione dei fitofagi, che possono
essere applicati anche al settore frutticolo; lo stesso per gli strumenti atti a ridurre il consumo
idrico in viticoltura. La validazione o produzione dei nuovi materiali vegetali avranno ricadute non
solo nel settore viticolo, ma anche vivaistico – nel corso dell’evento finale di diffusione dei risultati,
infatti, si inviterá anche un rappresentante del settore produttivo a monte della filiera di produzione
viticola, ovvero della produzione di barbatelle di vite).
Nel caso dei WP enologici (WP4,5,6,), le conoscenze generate consentono una riduzione dei costi
di produzione grazie alla razionalizzazione di differenti fasi chiave del processo enologico (fasi prefermentative,
fermentazione, conservazione), alla riduzione degli interventi necessari a compensare
lo scadimento della qualitá  associato all’ossidazione; alla riduzione dei costi energetici della
vinificazione. L’ottenimento di prodotti ad aumentata sostenibilitá  consente di aumentare la capacitá
di penetrazione del mercato, facendo leva sull’ormai consolidato interesse dei consumatori verso le
produzioni sostenibili.
Questo trasferimento agevolato dalla presenza nella rete di aziende e partner di ricerca giá
operanti anche in settori diversi da quello enologico.
Ne derivano:
-l’avvenuta attivazione di un “Agricultural Innovation System”, “un network di organizzazioni, aziende
e individui concentrate a portare nuovi prodotti, nuovi processi e nuove forme di organizzazione
nell’utilizzo economico, assieme alle istituzioni e le politiche che influenzano il modo in cui diversi
agenti interagiscono, e condividono l’accesso, lo scambio e l'uso della conoscenza” (Leeuwis e
Ban, 2004).
-La valorizzazione dei sistemi territoriali e paesaggistici di cui i componenti la Rete e la Rete
stessa sono espressione;
-Sviluppo di indicatori di qualit  sostenibile coerenti con le richieste del mercato B2B e B2C;
-Diffusione di un paradigma integrato di “governance” razionalizzato, risultato del miglioramento dei
livelli medi di resilienza del sistema impresa in vista del vantaggio competitivo settoriale.
- la possibilit  di partecipare a follow del bando stesso, sfruttando finestre di partecipazione a
valere su altri bandi.

L’accordo regola nei dettagli i contenuti scientifici del progetto, gli obiettivi e i risultati previsti
e le tempistiche di realizzazione. Norma, inoltre, i rapporti dei Partner fra di loro e con il Capofila.
Il Partenariato, costituito da micro, piccole, medie e grandi aziende, d  solidit  al progetto,
garantendo coperture finanziarie adeguate.
Si consideri che i Partner di dimensioni medie e grandi hanno un facile accesso agli strumenti
creditizi e finanziari tipici. Di fatto, in questo caso, prevedono di ricorrere all’autofinanziamento, che
va interpretato come uno strumento che rende visibile l’interesse dell’azienda stessa ad arrivare
agli obiettivi di progetto nei tempi previsti.
La voce di spesa pi  cospicua  , in questo progetto, per diversi dei partner pi  strutturati, la
voce “costo del personale”, tipicamente solvibile senza criticit  nel caso di aziende solide e
strutturate e in grado di assicurarsi di un’idonea struttura organizzativa e gestionale.
Non sono state previste altre formule di finanziamento, fatta salva la possibilit , utilizzata da un
solo partner, di chiedere, previa esibizione di idonea copertura fidejussoria, l’anticipo previsto.

Alla base della gestione operativa e della regia operativa complessiva c'é  stata la strutturazione,
da parte di INNOVAA, fin dal 2018, di un adeguato organigramma di governo delle attivitá  e
procedure.
I responsabili scientifici di ogni Centro Ricerca, prof. Riccardo Velasco (CREA-VE)- che   anche
responsabile scientifico della RIR INNOSAP, assieme alla Prof.ssa Margherita Lucchin (UNIPD) e
Prof. Mario Pezzotti (UNIVR) hanno designato un Comitato Tecnico di Progetto (CTP), costituito
dai WP Leader -WP1 Walter Chitarra (CREA- VE); WP 2 Sara Zenoni (UNIVR); WP 3 Diego
Tomasi (CREA- VE), WP4 e WP5 Maurizio Ugliano (UNIVR), WP6 Andrea Curioni, WP7 Eugenio
Pomarici e da altri responsabili di area tecnica, ovvero i proff. Riccardo Flamini (CREA-VE); Andrea
Pitacco (UNIPD), Diego Tomasi - gi  WP Leader (CREA-VE); Giambattista Tornielli (UNIVR);
Maurizio Ugliano -gi  WP Leader (UNIVR).
I WP leader e il CTP:
* hanno gestito la formalizzazione delle variazioni presentate a maggio del 2019;
* hanno curato la programmazione tattica e strategica e strategica delle attivit ;
* hanno curato le attivit  seminariali di sostegno e diffusione alle operazioni progettuali.
* hanno curato la stesura delle relazioni della I fase, della II e finale.
I referenti di cui sopra hanno provveduto ad intavolare rapporti diretti con i Partner aziendali.
Al proposito, per fluidificare la circolazione delle informazioni e la definizione degli appuntamenti in
presenza e da remoto (modalit  usata in via quasi esclusiva durante il lock down dei mesi di
marzo- maggio 2020 e poi durante le fasi pi  limitanti della pandemia) INNOVAA ha anche
provveduto, fin dal 2018, ad individuare una matrice referenti tecnici ed amministrativa che
consistita in una griglia con due nominativi per Partner, completa di indirizzo mail, numero di
telefono fisso aziendale e cellulare.

Perch  si tratta dello strumento unificato che la Regione Veneto e Veneto Innovazione hanno
predisposto per garantire visibilit  al sistema regionale dell’innovazione e del trasferimento
tecnologico. Con maggior precisione, si tratta di un database unico di informazioni relative agli
organismi di ricerca e innovazione. Ospita spazi dedicati alle RIR e ai Distretti riconosciuti a livello
regionale, ma anche alle iniziative nazionali e Comunitarie in materia di ricerca industriale e
sviluppo sperimentale.
D  inoltre visibilit  a tutti i bandi collegati a queste tematiche d’interesse, oltre che agli accordi,
normative e approfondimenti della Regione per la strategia di territorio.
La Sezione RIR d  visibilit  agli organi di governo della RIR INNOSAP- Innovation for Sustainability
in Agrifood Production, alle imprese aderenti, al Piano Operativo e di Comunicazione adottato.
Ospita inoltre lo spazio “Storie di Innovazione” che schedula sinteticamente i risultati e gli obiettivi
in capo ad ogni progetto finanziato.

Si tratta di attivitá definite con precisione dal Bando DGR 1139/2017 Art. 5 come da tutti gli
altri Bandi che le prevedono.

Per “Ricerca Industriale” si intende la ricerca pianificata o indagini critiche miranti ad acquisire
nuove conoscenze e capacitá , da utilizzare per sviluppare nuovi prodotti, processi o servizi o
apportare un notevole miglioramento dei prodotti, processi o servizi esistenti. Comprende la creazione
di componenti di sistemi complessi e puó includere, se ció necessario ai fini della ricerca
industriale, in particolare ai fini della convalida di tecnologie generiche, la costruzione di prototipi
in ambiente di laboratorio o in un ambiente dotato di interfacce di simulazione verso sistemi
esistenti e la realizzazione di linee pilota. Si rimanda all’art 5 e all’articolo 19 del Bando DGR
1139. Nel progetto VITVIVE sono attivitá di Sviluppo Sperimentale i Wp 2, 4, 5 e 6.
Per “Sviluppo Sperimentale” prevede attivitá  di acquisizione, combinazione, strutturazione e utilizzo
delle conoscenze e capacitá  esistenti, di natura scientifica, tecnologica, commerciale e di altro tipo allo scopo di sviluppare prodotti, processi o servizi nuovi o migliorati. Rientrano in questa definizione
anche altre attivit  destinate alla definizione concettuale, alla pianificazione e alla documentazione
di nuovi prodotti, processi o servizi. Rientrano nello sviluppo sperimentale la costruzione di prototipi,
la dimostrazione, la realizzazione di prodotti pilota, test e convalida di prodotti, processi o servizi
nuovi o migliorati, effettuate in un ambiente che riproduce le condizioni operative reali laddove
l'obiettivo primario   l'apporto di ulteriori miglioramenti tecnici a prodotti, processi e servizi che non
sono sostanzialmente definitivi. Lo Sviluppo Eperimentale pu  quindi comprendere lo sviluppo di un
prototipo o di un prodotto pilota utilizzabile per scopi commerciali che   necessariamente il prodotto
commerciale finale e il cui costo di fabbricazione   troppo elevato per essere utilizzato soltanto a
fini di dimostrazione e di convalida. Lo sviluppo sperimentale non comprende tuttavia le modifiche
di routine o le modifiche periodiche apportate a prodotti, linee di produzione, processi di fabbricazione
e servizi esistenti e ad altre operazioni in corso, anche quando tali modifiche rappresentino
miglioramenti. Si rimanda all’art 5 e all’articolo 19 del Bando DGR 1139. Nel progetto VITVIVE
sono attivit  di Sviluppo Sperimentale i Wp 1, 3 e 7.

Sono calcolate in misura forfettaria (non serve quindi documentarle puntualmente) pari al 10%
sul totale della voce “spese di personale”,
secondo i principi di cui all’articolo 68, comma 1, lettera b) del Regolamento (UE) n. 1303/2013.
Servono ad ammortizzare spese vive altrimenti non rendicontabili (spese telefoniche; consumo
materiali di cancelleria; altra minuteria non ammissibile a rendiconto etc).

No, non lo   mai, neppure se si tratta di costo realmente e definitivamente sostenuto dal
partner.

No, a costi reali. La regione veneto aveva dato facoltá  alla compagine di utilizzarli in corso
d’attuazione ma   stato deciso di optare per rimanere nel regime dei costi reali.

Come indicato all’Appendice 3 del Bando DGR 1139/2017.
In particolare, si rimanda ad approfondire le seguenti:
*Regolamento (UE) n. 651/2014 che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato
interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato (Testo rilevante ai fini del SEE);
*Deliberazione Giunta Regionale n. 1020 del 17 giugno 2014 “Documento di Strategia di Ricerca
e Innovazione per la Specializzazione Intelligente (RIS3 Veneto) - presa d’atto nella Decisione di
esecuzione della Commissione Europea CCI: 2014IT6RFOP021”;
* Deliberazione Giunta Regionale n. 582 del 21 aprile 2015 “Distretti industriali. Approvazione
"Disposizioni operative in merito al procedimento istruttorio per l'ammissibilit  del soggetto giuridico
preposto a rappresentare il distretto industriale". L.R. 30 maggio 2014, n. 13.”;
* Deliberazione Giunta Regionale n. 583 del 21 aprile 2015 “Reti Innovative Regionali. Approvazione
"Disposizioni operative per il riconoscimento delle reti innovative regionali". L.R. 30 maggio 2014,
n. 13.”;
* Deliberazione Giunta Regionale n. 216 del 28 febbraio 2017 “"Documento di Strategia Regionale
della Ricerca e l'Innovazione" in ambito di Specializzazione Intelligente RIS3. DGR n. 1020 del 17
giugno 2014. Approvazione delle risultanze del percorso di "Fine Tuning" di cui alla DGR n. 2276
del 30 dicembre 2016”.